Le Madonne fiorentine

dante e madonne
Henry Holiday: First Meeting of Dante and Beatrice (1877) - Immagine postata dal Victorian British Painting

Firenze è una città incredibilmente ricca di storia e di fascino. La sua bellezza e il vibrante fermento che da sempre la animano hanno ispirato intere generazioni di poeti, architetti, musicisti, scultori e pittori. Ma cosa sappiamo delle donne che la hanno popolata e del loro fondamentale contribuito nel renderla quel prezioso scrigno di cultura e arte che tutti conosciamo?

Tra le più conosciute, vi è indubbiamente la celeberrima Bice Portinari, la Beatrice dantesca, a cui il Sommo Poeta dedicò versi e rime “dolci”, rappresentata come una donna algida e angelicata, in pieno registro stilnovista (blog - innamorarsi-a-firenze). Figlia di Folco Portinari e sposa di Simone de’ Bardi, Beatrice morì di parto in giovane età, ma la sua figura rimane indelebile nella storia della letteratura italiana, grazie alla “Vita nova” e alla “Commedia” di Dante.

Un’altra donna fiorentina di assoluto spessore fu Anna Maria Luisa, l’ultima rappresentante della casata dei Medici. Conosciuta come “l’Elettrice Palatina”, lasciò allo stato toscano la vastissima collezione d’arte della famiglia, ereditata a sua volta nel 1737 dal fratello Gian Gastone, ultimo granduca della casata. È in suo onore che tutti gli anni il 18 febbraio, in occasione dell’anniversario della morte, i Musei Civici Fiorentini sono visitabili gratuitamente.

Ma non è tutto! La storia dell’arte italiana è, infatti, costellata di impareggiabili ritratti di “Madonne”: da Filippo Lippi a Raffaello Sanzio, fino al Botticelli. E proprio quest’ultimo ha reso immortale una donna di una bellezza tale da rimanere inalterata nei secoli. Si tratta di Simonetta Cattaneo Vespucci, cognata del navigatore Amerigo e immortalata nelle vesti di Venere e della Primavera nei meravigliosi affreschi botticelliani.

Una donna, invece, “dall’altra parte della tela” fu Artemisia Gentileschi, pittrice, innovatrice e grande pioniera della storia dell’arte. Figlia del pittore pisano Orazio Gentileschi, si trasferì a Firenze dopo aver sposato Pierantonio Stiattesi. Di lei sono esemplari i ritratti di gusto caravaggesco della “Maddalena” e di “Giuditta e Oloferne”, custoditi oggi nella Galleria degli Uffizi.

Dalla storia dell’arte alla scienza, in un’epoca decisamente più moderna: la grande Margherita Hack, fiorentina verace, è stata un’altra di quelle donne che hanno contribuito a rendere Firenze un vero epicentro della cultura. Astrofisica e prima donna italiana a dirigere l'Osservatorio Astronomico di Trieste, ha incarnato perfettamente l’ideale della donna libera e anticonformista, coniugando all’incessante attività di ricerca scientifica un grande ed esemplare impegno sociale.

Queste sono solo alcune tra le numerose donne fiorentine del passato e del presente a cui ispirarsi e da cui prendere esempio. Ve ne parleremo nella nuova sezione “Madonne fiorentine” nel nostro blog! Da non perdere!