Lietta Cavalli

Lietta

Foto da www.anoilaparola.it

Firenze è un epicentro creativo da secoli e immergersi nella sua bellezza è da sempre grande fonte di ispirazione per artisti, scrittori, pittori e stilisti di ogni sorta. Tra le donne fiorentine che hanno fatto dell’estro e della genialità un vanto per la città, spicca indubbiamente Lietta Cavalli.

Dietro a un grande uomo, c’è sempre una grande donna, recita un detto che suona ormai obsoleto. Spesso, infatti, sono proprio le donne ad essere acceleratori e catalizzatori di inventiva. Lietta Cavalli, infatti, fu sicuramente l’ispiratrice e l’iniziatrice di uno stile artistico visionario ed eccentrico che qualche anno dopo sarebbe esploso grazie alla maison Cavalli, la griffe fiorentina del fratello Roberto, che ha conquistato il mondo della moda tra stampe animalier e lussuose fantasie jungle.

Realizzati principalmente tra gli anni ’70 e gli ’80, ancora oggi i capi firmati da Lietta incarnano uno stile glamour graffiante e avveniristico, tanto da essere ricercatissimi e addirittura esposti in vari musei del tessuto nel mondo.

“Nipote d’arte” – il nonno, Giuseppe Rossi, era un macchiaiolo le cui opere sono esposte agli Uffizi e a cui Roberto ha dedicato una strepitosa collezione – , l’avventura di Lietta, donna e artista, inizia negli anni ’60, periodo nel quale la madre le affida in gestione la sartoria di famiglia. È in quel momento che Lietta crea Mali, collezione tricot di pezzi unici di straordinaria bellezza, singolarmente confezionati a mano nel capoluogo toscano. Capi che vengono immediatamente riconosciuti non come semplici abiti, ma come autentici pezzi d’arte. Texture impalpabili, trasparenze e dettagli coloratissimi hanno contribuito a fare della stilista una vera e propria icona di stile.

La parabola nella moda di Lietta si conclude negli anni ’90, momento in cui deciderà di allontanarsi dai riflettori e dal fashion system, per dedicarsi più strettamente ai tessuti e ai complementi d’arredo. Lietta Cavalli rimane una tra le più geniali interpreti della moda: il suo mito e le sue opere sopravvivono indiscusse, tra le creazioni che hanno saputo unire genialità e grande tradizione artigianale fiorentina.