Firenze è una tra le città d’arte per eccellenza. Immersa nel cuore della Toscana, al centro d’Italia, è un vero e proprio epicentro di cultura e bellezza. E proprio dalla bellezza, si sono lasciate ispirare le grandi personalità dell’arte che sono nate o che hanno vissuto qui. Eppure, anche gli scienziati non sono immuni al fascino magnetico di Firenze! Una donna, su tutte, ha brillato per ingegno e spirito critico: Margherita Hack.
Vi abbiamo già parlato del grandissimo Leonardo Da Vinci, tra le menti più geniali dell’intera storia dell’umanità. Ma la genialità sicuramente non è mancata a Margherita Hack, tra le donne di scienza più autorevoli di tutta Italia.
Nata a Firenze nel 1922, Margherita si laureò appena ventitreenne in fisica, all’Università di Firenze, con una tesi di astrofisica realizzata all’osservatorio di Arcetri sulle Cefeidi, un particolare tipo di stelle dette “variabili”, a causa della periodica variazione della loro luminosità. Grazie allo studio di questa particolare categoria di astri, si sono riuscite a calcolare molte distanze tra stelle e galassie, con un metodo ancora oggi tra i più accurati possibile.
La Hack, oltre ad aver portato un fondamentale contributo scientifico alla sua materia, attraverso la classificazione di molte tipologie di stelle e l’esplorazione dell’universo con i raggi ultravioletti, partendo dalla stella Epsilon Aurigae, una sistema a due stelle lontano 2000 anni luce dal nostro Sole, si è dedicata con grande passione alla divulgazione scientifica. Professore ordinario di astronomia all’Università di Trieste dal 1964 al 1992, è stata la prima donna a dirigere l’Osservatorio astronomico della città ed ha contribuito ha rendere centrale la comunità scientifica italiana, anche in qualità di membro dei gruppi di lavoro della ESA e della NASA.
Elogiata da Umberto Veronesi, che la definì “icona del pensiero libero e dell’anticonformismo”, la Hack non fu solo una grande scienziata, ma con grande ingegno ha contribuito al dibattito pubblico sui grandi temi dell’attualità.
Non solo! Dalla fine degli anni ’70, si è dedicata anche alla pubblicazione di riviste scientifiche di inesauribile valore: “L’Astronomia” e “Le stelle”, su tutte.
Se siete appassionati di astronomia o se semplicemente vi emozionate di fronte alla bellezza del cielo stellato, quando passate da Firenze e vi trovate col naso all’insù ad ammirare la volta celeste, non dimenticate di rendere omaggio ad una grande scienziata, una grande fiorentina. Una grande donna.