Il calcio storico fiorentino

calcio storico FirenzeVivere a Firenze significa perdersi quotidianamente nella sua bellezza e nella sua storia. Tutte le piazze, i giardini, i lungarni, persino gli angoli più nascosti della città, hanno una vicenda da raccontare. E tra le pittoresche tradizioni che animano l’estate fiorentina quella del calcio storico è indubbiamente una tra le più originali e tra le più sentite: vere e proprie tifoserie si riuniscono, infatti, tutti gli anni in piazza Santa Croce e, sotto lo sguardo severo della statua di Dante, incoraggiano la squadra del cuore a gran voce. Ma scopriamo le origini di questo sport “in costume”!

Il calcio storico, detto anche “calcio in livrea” a causa delle sgargianti tenute da gioco degli atleti, è una tra le ricorrenze più seguite e i veri fiorentini non si perdono mai una partita. Si tratta di un gioco a squadre i cui colori simboleggiano i quartieri del capoluogo toscano: i Bianchi Santo Spirito, i Rossi Santa Maria Novella, i Verdi San Giovanni e gli Azzurri Santa Croce.

Le quattro squadre si sfidano tutti gli anni in un torneo durante il mese di giugno: due semifinali e una finale che viene disputata il 24 giugno, giorno del patrono cittadino, San Giovanni.

Questo sport ha origini antichissime e da molti viene considerato l’antenato del calcio, anche se nei fondamentali assomiglia molto al rugby. Si pensa che il calcio discenda dalla “Sferomachia”, un gioco con la palla praticato già dai Greci e importato nella penisola dai Romani con il nome di “Harpastum”. Questo sport non ha mai smesso di appassionare, pur col passare dei secoli: in epoca medievale a Firenze era consuetudine giocare in strada e nelle piazze cittadine. Eppure c’è un motivo particolare per cui i fiorentini rivendicano con orgoglio la paternità di questo sport e celebrano tutti gli anni questa tradizione.

Nel 1530, durante l’assedio dell’Imperatore Carlo V per sottomettere la Repubblica, infatti, 54 nobili fiorentini scesero in Piazza Santa Croce e si misero a giocare a calcio, in segno di superiorità nei confronti dell’invasore spagnolo. Cinque secoli dopo, questo gesto viene ricordato con fierezza non solo con il consueto torneo estivo, ma anche con un corteo storico e una partita in costume il 17 febbraio di ogni anno, data in cui si celebra questa ricorrenza.

E voi, avete scelto per quale strada fare il tifo quest’anno?