La dolce vita in Italia

jimmiUno studente universitario ordinario, novanta giorni straordinari

Ciao! Se desiderate scoprire com’è l’esperienza dello Study Abroad a Firenze, siete nel posto giusto, amici miei. E soprattutto, questo è il momento giusto, nella vostra vita, per vedere il mondo. L’AEF vi accoglie e vi fa conoscere Firenze: perché guardarla in TV o leggerla nei libri se potete vederla di persona?

Lasciate che vi conduca in questo viaggio…

jimmi1La celebre cattedrale di Santa Maria del Fiore e la Galleria degli Uffizi, una delle più grandi dell’Occidente… due monumenti in cui ti capita di imbatterti mentre cammini per andare a lezione...
Che cosa vi viene in mente quando pensate all’Italia? Bellezza? Storia? Piccoli, accoglienti bar ad ogni angolo? Quantità illimitate di pasta e pizza?... spero che siate affamati!

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Ma, per essere onesti, le bruschette, le borse di pelle, le sculture rinascimentali e le persone eleganti per strada sono solo alcune delle componenti della cultura italiana. 

Mi chiamo Jimmy Sullivan, ho 21 anni, sono uno studente americano e sto per darvi un’idea di cosa ha significato vivere in Italia per i più entusiasmanti 90 giorni della mia vita.

L’AEF: i vostri amici a Firenze
Okay, proviamo a indovinare: scommetto che avete già dato un’occhiata alle altre pagine di questo sito. Se invece non l’avete ancora fatto, per favore fatelo subito! Da parte mia, non spenderò molte parole per descrivervi l’Accademia Europea di Firenze, perché il fantastico team della scuola l’ha sicuramente già fatto in maniera esauriente. Invece, preferisco darvi 5 ragioni per le quali l’AEF ha dimostrato di essere il luogo ideale per un’esperienza di Study Abroad dal punto di vista di uno studente come me.

1) Il semestre è organizzato in modo tale che non trascorrerete tutto il vostro tempo chiusi in un’aula.


Come potete facilmente capire, questo è un argomento importantissimo. Antonio Vanni, il Direttore Accademico dell’AEF, e tutto lo staff, sanno benissimo che l’opportunità di vivere in Italia per 90 giorni può essere un’occasione unica per molti di noi. Per questa ragione, la maggior parte degli studenti Study Abroad frequentano 4-5 corsi, dal lunedì al giovedì. Esatto, cari lettori: non ci sono lezioni il venerdì. Quei 3 giorni di weekend diventano così l’opportunità di viaggiare, e questo mi porta alla ragione numero 2…



2) L’AEF ti porta in tutta Italia!


Sono serio. L’AEF fa un lavoro fenomenale organizzando visite e gite con gli studenti: Pisa, Lucca, Siena, Bologna, e 3 giorni a Padova e Trieste (io non conoscevo la maggior parte di questi luoghi prima di andarci con il gruppo --- fate pure una ricerca su Google!). Ah, e una volta tutta la scuola è andata a trascorrere una giornata al mare al Golfo di Baratti. Se vi sembra il paradiso è perchè lo è davvero!

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3) L’AEF fa sul serio quando dice che vi farà conoscere la cultura italiana
Le lezioni all’AEF non sono uno scherzo. Ogni corso, ogni programma, ogni gita mira ad offrire agli studenti la più arricchente delle esperienze.
Imparerete l’italiano. Per me, questo è stato formidabile. Firenze è una città nella quale, se lo desideri, puoi anche parlare esclusivamente inglese. Ma questo non vale per tutto il resto dell’Italia. E poi, non avete scelto di studiare all’estero anche perché volevate fare cose diverse da quelle che fate normalmente? Gli insegnanti scelgono spesso di uscire all’esterno o andare nei caffè, in modo da contestualizzare la lezione. Per esempio, nel mio corso di italiano abbiamo avuto una lezione sul cibo: la nostra insegnante Tiberia ci ha portato a fare colazione in un bar, così che potessimo imparare a ordinare in italiano. E quando, nel corso di storia, stavamo studiando il Futurismo, la Prof.ssa Floarea Virban ci ha portato a fare lezione al Caffè delle Giubbe Rosse, che era frequentato da Salvador Dalì. Inoltre, l’AEF ci ha portato a lezione di cucina, ed abbiamo imparato le ricette tradizionali, dal ragù alla bolognese al tiramisu. La famiglia di mia madre è originaria di Napoli, e quando ho detto loro che ero in grado di preparare una lasagna partendo da zero, sono stati molto fieri di me! Ma non basta: l’AEF offre attività extracurriculari ogni settimana, dalle serate all’Opera, alle visite ai laboratori artigiani, alle partite di calcio della Fiorentina e molto altro ancora! Forza Fiorentina!

jimmi44) Il “meal plan” vi permette di cenare fuori quando volete! Ricordate: siete in Italia!


Bene ragazzi, ascoltate bene perché questo fa realmente la differenza. Pensavate di studiare in Italia e mangiare come in una tipica mensa universitaria? Non all’AEF! Come vi ho già detto, queste persone sono le più ospitali che abbia mai conosciuto nella mia vita e assicurarsi che noi tutti siamo ben nutriti fa parte dell’accoglienza. Funziona così: potete sottoscrivere un programma settimanale di 20 o 24 pasti da 5€ ciascuno. Ogni lunedì mattina, ritirerete il nuovo pacchetto di vouchers per la settimana. Potete usarli per fare la spesa, bere un caffè o andare a cena in un ristorante alla moda che, se siete nella mia situazione economica, potreste permettervi solo una volta in mille anni. Il mio consiglio? Coccolatevi e provate la bistecca alla fiorentina e i pici al ragù di cinghiale. Poi fatemi sapere com’erano;-)

5) L’AEF vi accoglie all’interno di una famiglia internazionale
Firenze è, senza dubbio alcuno, una città internazionale. Il sorprendente numero di ristoranti giapponesi e un Hard Rock Café situato nella centralissima Piazza della Repubblica ne sono una prova concreta. Per questa ragione, Firenze è il luogo ideale per sperimentare la multiculturalità. Da un punto di vista geografico, Firenze si trova in una posizione fantastica. Lo staff e il corpo studente dell’AEF riflette questa dimensione internazionale. Personalmente, ho avuto il piacere di interagire con fotografi irlandesi, ballerini cinesi, cantanti greci. L’AEF ha svolto un incredibile lavoro per creare un ambiente sicuro e inclusivo per ognuno di noi. E gli studenti vivono un rapporto diretto e personale sia con gli insegnanti che con i membri dello staff, chiamando tutti per nome. Anche questo contribuisce a far diventare Firenze la tua casa lontano da casa.

Mostrami la Dolce Vita, baby!


Forse avete già sentito l’espressione “la dolce vita”. Forse è l’unico modo in cui posso sperare di riassumere in tre parole un intero semestre di immersione culturale. Naturalmente, la dolce vita è un sentimento. È qualcosa che percepisci, quasi come se permeasse l’aria intorno a te. E nonostante sia così difficile da definire, è altrettanto reale quanto il panorama intorno a voi. Farò un tentativo per farvi capire cosa intendo: fortunatamente, portavo regolarmente un diario con me, nel quale ho annotato le mie esperienze.

29 SETTEMBRE


Durante la mia prima settimana in Italia, uno dei miei professori ci ha portato a fare una visita, durante la quale ho potuto avere una visione panoramica della città. Questo è quello che ho scritto: “Il segnalibro di pelle di questo diario è appoggiato sul bordo delle mura di Forte Belvedere proprio in questo momento. Il Forte è il punto più alto di Firenze, situato al termine di una ripida ma accessibile salita su una strada stretta e fiancheggiata dai tetti di terracotta delle case. Da una di queste finestre, Galileo guardava il cielo e rifletteva sull’immensità dell’universo. Mentre camminavo, la scena ha preso vita davanti a me. Le scale che conducono al Forte Belvedere sono inclinate e dentellate, probabilmente per qualche motivo difensivo. Gli arcieri potevano allinearsi in cima alla scalinata e sulla torre di mattoni. Questo luogo sembra inespugnabile. Quassù, guardando in basso verso la città, i soldati devono aver sognato un gelato, il Chianti, le loro famiglie e tutte le cose buone; e devono aver sentito l’amore per la loro città e per la loro identità di fiorentini”.

9 OTTOBRE
A questo punto del mio soggiorno, mi sentivo inserito nel ritmo naturale della vita fiorentina. Avevo tempo di fare le mie corse solitarie e ho annotato quanto segue sul mio iPhone: “Si stagliava sopra di me, dominante nel centro di un cielo nero come il carbone, una scultura di marmo che sembrava nuova ed antica al tempo stesso. Mi sono detto che questa città è stata beneficiata dalla visione di veri maestri, perché io mi ero talmente perso in essa da diventare indifferente al vento pungente e alla brevità del mio respiro”.

13 OTTOBRE
Che cosa sarebbe l’esperienza dello Study Abroad senza il viaggio? In questo passaggio, mi sono trovato solo – senza wifi – a Venezia. Per gestire la situazione, ho adottato l’approccio italiano: che problema c’è? “In questo momento sono seduto, sorseggio uno Spritz in un ristorante di cui non ricordo esattamente il nome, e sto per addentare una lasagna alla bolognese mentre guardo il mare che luccica come miliardi di cocci di vetro colorati… Forse dovrei perdermi più spesso quando viaggio!”

19 OTTOBRE
A questo punto del mio soggiorno, sapevo che Firenze è costellata di gemme nascoste. Ho scritto quello che segue come un regalo a me stesso per quando sarei tornato a casa! Prendete appunti! “Volete trovare un posto super romantico, un luogo dove potrete starvene in silenzio e sentire la città respirare? Andate da Robiglio, appena oltrepassato il Duomo, prima di arrivare a scuola. Fermatevi nel negozio per un dolce o un caffè. Entrate nel palazzo adiacente: il sesto piano si apre su una terrazza con pochi tavoli, dai quali potrete tranquillamente osservare un vero spaccato di vita italiana.”

... e questi sono solo alcuni dei momenti che ho vissuto. C’è molto, molto altro. La dolce vita significa sedere in un ristorante con nuovi amici e aspettare di mangiare finché tutti non siano serviti. Significa guardarsi l’un l’altro e lasciare i telefoni in modalità silenziosa. Significa chiedere il conto alla fine del pasto e non sentirsi mai sotto pressione perché dovete lasciare libero il tavolo. Esempio concreto: una volta sono rimasto in un caffè per cinque ore. Nessuno ha battuto ciglio e io, abituato allo stile vita di uno studente universitario americano, mi sono reso conto che l’Italia mi aveva cambiato in meglio. Se volete saperne di più, contattatemi! Sul serio: se avete domande o anche solo voglia di chiacchierare su quanto siano fantastiche l’Italia e l’AEF, scrivetemi!
A presto!
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Jimmy Sullivan
Western New England University
Study Abroad Semester
Fall 2017